Cofanetto-reliquiario dei Santi Innocenti
​
AUTORE
Wenzel Jamnitzer
​
DATA
terzo quarto del sec. XVI
​
MATERIA E TECNICA
Bronzo dorato con pietre false, finiture a bulino e cesello
Il cofanetto, probabilmente nato con destinazione non religiosa, come testimonia il fregio sul coperchio con le “mani in fede” che sorreggono un cuore, fu forze un dono di nozze divenendo un piccolo forziere per gioielli. L’oggetto fui donato dall’imperatrice d’Austria a Lodovico Antinori, ambasciatore del Granduca di Toscana. È probabile che l’imperatrice avesse richiesto all’atelier di corte la trasformazione del cofanetto in sacro contenitore di reliquie, facendo aggiungere sopra il coperchio il Crocifisso con i due ploranti. In questa forma pervenne alla Sacrestia della Cattedrale il 9 novembre 1575, quale dono dello stesso Lodovico Antinori, già vescovo di Volterra (1568-1573). Oggi il manufatto non contiene più le reliquie, perché ne furono sottratte e disperse dai ladri che depredarono il Museo Diocesano la notte di Natale del 1984. Successivamente l’opera fu recuperata dai Carabinieri della tutela del patrimonio artistico