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Museo civico archeologico e della collegiata di Casole d’Elsa

L’importante raccolta di dipinti, sculture e arredi sacri esposta nelle sale del primo piano del Museo che ha sede nel Palazzo della Prepositura, attiguo al fianco destro della chiesa Collegiata, si formò a partire dagli anni sessanta del Novecento per merito di monsignor Augusto Grassi, che riunì nei salotti della prepositura, antichi dipinti e oreficerie provenienti dall’insigne collegiata e restaurati dalla Soprintendenza di Siena. Alla fine degli anni Ottanta una sistematica campagna di catalogazione del patrimonio archeologico e artistico del territorio, condotta dalle Soprintendenze in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena, portò a realizzare la mostra Casole d’Elsa e il suo territorio (1988). Si trattò di una preview della costituenda raccolta permanente, inaugurata solo otto anni più tardi (nel 1996), nella quale confluirono oltre al primigenio nucleo, nuove opere appartenenti all’antico patrimonio delle chiese cittadine e del territorio comunale. Nel corso degli ultimi vent’anni lungimiranti acquisti del Comune, generosi depositi (in gran parte statali) e l’ininterrotta attività di ricerca e di restauro hanno accresciuto notevolmente la dotazione del museo, che oltre ad aggiungere alla denominazione l’appellativo di civico, si è rinnovato anche nel percorso espositivo.

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In linea generale l’incremento della collezione ha dato luogo a tre importanti mostre temporanee dedicate ad artisti profondamente legati alla storia culturale del territorio di Casole. La prima tenutasi nel 2002 ha ricostruito il percorso artistico di Alessandro Casolani (Mensano presso Casole, 1552/53 – Siena, 1607) nell’ambito della cultura pittorica senese a cavallo tra il Cinque e il Seicento,  la seconda nel 2010 ha approfondito molti aspetti legati alla presenza tra Siena e Casole dello straordinario scultore gotico Marco Romano (attivo dalla fine del Duecento, documentato nel 1318). Infine nel 2013, la rassegna dedicata ad Augusto Bastianini (Monteguidi presso Casole, 1875 – Firenze, 1938), ha permesso di restituire al pittore un ruolo nel panorama artistico fiorentino dei primi decenni del Novecento. Intorno a queste tre figure di spicco, sono state organizzate altrettante sale con nuove opere degli artisti e del loro entourage culturale.

 

La prima sala raccoglie una scelta di opere di Augusto Bastianini volta a documentare le fasi più significative della sua produzione artistica. Dalla seconda sala in poi tra dipinti, sculture e disegni, si snoda un percorso cronologico attraverso quattro secoli di storia artistica: dal primo Trecento fino al pieno Seicento, con una significativa presenza di artisti senesi se pur con qualche eccezione. Nella loggia sono esposti preziosi corredi di suppellettili liturgiche e di paramenti sacri.Il consistente patrimonio artistico della collegiata costituisce parte integrante del percorso museale. Qui si conservano dagli inizi del Trecento importanti emergenze artistiche, come il monumentale sepolcro pensile realizzato da Gano di Fazio per raccogliere le spoglie di Tommaso d’Andrea, Vescovo di Pistoia, morto nel 1303 e il cenotafio di Bernardino di Albertino detto il Porrina, un capolavoro di naturalismo gotico dello scultore Marco Romano.

A due importanti allievi di Duccio rispettivamente il “Maestro di Badia a Isola” e il “Maestro degli Albertini”, si devono gli affreschi residui del Monumento a Tommaso d’Andrea e quelli  raffiguranti la Maestà e il Giudizio Universale nella cappella sepolcrale dedicata a San Niccolò ed eretta dalla importante famiglia casolese degli Albertini. Tra gli arredi della collegiata non mancano significative opere pittoriche del Cinquecento e del Seicento.

Tre sale del museo al secondo piano ospitano una importante collezione archeologica che racconta

la storia del popolamento del territorio in età etrusca a partire dalle fasi più antiche, testimoniate dai corredi delle tombe a pozzetto orientalizzanti rinvenute in località “Le Gabbra”. Notevoli sono anche i reperti della collezione Bargagli, provenienti dalla tenuta di Querceto; tra questi segnaliamo una Testa di statua marmorea del VI secolo a. C. e due crateri attici che attestano la vitalità economica e culturale di questa zona in età arcaica. Dinamismo confermato pure da due splendidi affibbiagli bronzei del VI sec. a. C., recuperati in  località “la Senese”  e decorati con una delle più antiche raffigurazioni di pugilato del mondo etrusco.

Una grande quantità di corredi funebri costituiti da urne in tufo e da ceramiche a vernice nera della fabbrica volterrana di “Malacena”, documentano lo sviluppo che questo centro conobbe durante la fase ellenistica, sotto l’influenza politica e culturale della città di Volterra.

Info e Orari

Dalla domenica delle Palme al 1° novembre - aperto tutti i giorni
dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.00.

Dal 2 novembre alla domenica delle Palme - aperto sabato, domenica e festivi
dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30

Chiuso il mercoledì (se non festivo) – 
Chiuso il 25 dicembre e 1° gennaio

Ingresso
Intero   € 3.00
Ridotto: studenti, oltre 65 anni, gruppi superiori a 15 persone, soci TCI, soci COOP

Servizi offerti

Accesso ai disabili

Visite guidate, tour del Territorio e attività didattiche

Info e prenotazioni: museo@casole.it; uff_turistico@casole.it
Facebook: Museo di Casole e Ufficio Turistico

Info/ Museo civico archeologico e della collegiata Ufficio Turistico
Piazza della Libertà, 5 - 53031 Casole d’Elsa (Siena)
Tel. 0577 948705; e-mail: museo@casole.ituff_turistico@casole.it
www.casole.it

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