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Museo diocesano d'Arte Sacra 

Sezione di Pomarance

Il museo d’Arte Sacra di Pomarance ha sede nei locali dell’antica canonica della Chiesa Parrocchiale di Pomarance, all’inizio di Via Paolo Mascagni, in prossimità della “Porta alla pieve”. L’esposizione, inaugurata nel luglio 2013, presenta, dopo il riallestimento museale avvenuto nel giugno 2016, opere, oggetti e arredi sacri  dal XIV al XIX utilizzati nei secoli dai parroci che hanno officiato l’antica pieve di San Giovanni Battista delle “Ripamarancie” e le piccole chiese del territorio.

Nelle vetrine sono esposti, per tipologie, suppellettili liturgiche e paramenti sacri databili dal XVI al XIX secolo.

Di particolare interesse un “antifonario diurno” del XIV secolo in carta pergamena che contiene una serie di miniature riccamente decorate; altra opera interessante è lo statuto della Compagnia dei disciplinati di Ripamarance del XIV secolo d.C.

Alcune dipinti risalenti al XIV secolo, come la Madonna del Cardellino del Maestro di Chianciano, la Madonna di San Luca, la Madonna col bambino di Coppo di Marcovaldo devono ancora trovare collocazione nell'allestimento museale.

Di particolare interesse alcune pergamene del XVI secolo che attestano la donazione di alcune reliquie di santi donate da Cristoforo Roncalli (Pomarancio il giovane) e   Ambrogio Lancellotti alla chiesa di San Giovanni Battista di Pomarance nel XVII secolo.

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La visita al museo prosegue nelle altre sale dove è possibile visitare un’interessante tomba etrusca a cinque celle scavata nella pietra arenaria. Durante i lavori per l’allestimento del nuovo museo è stata riportata in luce un’altra camera tombale dell’ipogeo etrusco, databile al VI-VII sec a.C., che era stata tamponata nel XIX secolo. 

Il complesso tombale, già ritrovato e pubblicato nel 1934, attesta la probabile presenza nell’area di una piccola necropoli etrusca sulla quale successivamente, attorno all’anno 1000, fu costruita l’antica Chiesa di S. Salvatore, e poi la Pieve di San Giovanni Battista.  

Usciti dal museo d’arte sacra il percorso prosegue con la visita alla Chiesa Parrocchiale di Pomarance. Sulla facciata della canonica vi è un’antica meridiana del 1823 e un bassorilievo in terracotta col monogramma di San Bernardino dello scultore pomarancino Luigi Bonucci eseguito nel 1928.

La facciata, rimaneggiata nel XVIII secolo conserva ancora nella parte inferiore elementi originali in stile romanico con archi e capitelli caratterizzati da figure antropomorfe.

L’interno a pianta basilicale, a tre navate, fu ristrutturato nel 1833 ad opera e spese del canonico Anton Nicola Tabarrini e fu affrescato dal pittore Luigi Ademollo di Milano con scene bibliche; sull’altare maggiore, eretto a spese di Francesco de Larderel, (imprenditore francese che iniziò lo sfruttamento industriale dei soffioni boraciferi di Montecerboli nel 1818), è collocato un crocifisso ligneo del XIV secolo,  attribuito al “Maestro di Acquaviva”; nel coro, dietro l’altare maggiore, oltre ad alcuni episodi del nuovo e vecchio testamento, è raffigurata l’ultima cena di Luigi Ademollo datata 1833.

All’ingresso una lapide ricorda il grande poeta Michele Marullo annegato nel fiume Cecina nel 1502, sopra alla quale è un bassorilievo in marmo raffigurante S. Anna. Sugli altari laterali in marmo di Carrara del XIX secolo sono esposti due dipinti: l’Annunciazione di Cristofano Roncalli, detto il Pomarancio il Giovane e la Madonna del Rosario attribuita a Niccolò Cercignani, detto Pomarancio il Vecchio. A metà della chiesa si aprono due cappelle laterali: quella della Madonna del Buon Consiglio e quella di Sant’Ambrogio e San Vittore, Patrono della Val di Cecina.

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A destra dell’altare maggiore vi è la cappella di San Giovanni che conserva un pregevole dipinto su tavola di Vincenzo Tamagni da San Gimignano datato 1525; sulle pareti un dipinto raffigurante “la crocifissione” attribuito a Santi di Tito.

Sopra la sacrestia vi è l’organo della chiesa, originariamente costruito dalla ditta Filippo Tronci e Agati di Pistoia. A fianco la Cappella dei Caduti della prima Guerra Mondiale che ricorda i caduti pomarancini nel grande conflitto.

La visita continua nel Battistero, anticamente utilizzato dalla Compagnia della Madonna, che conserva alcuni dipinti di Antonio Cercignani del XVI-XVII sec., una Madonna con i santi Andrea, Francesco, Giovannino e Margherita, databile attorno al 1602, di Cristofano Roncalli e una Sant’Agata di Nicolò Cercignani.

Di particolare interesse un presepe in terracotta policroma attributo a Zaccaria Zacchi da Volterra posto all’interno di un tabernacolo affrescato da Vincenzo Tamagni nei primi anni venti del sec. XVI.

Il fonte battesimale presenta un San Giovanni Battista, opera dello scultore pomarancino Luigi Bonucci del XX secolo. Nel battistero è collocata la grande campana in bronzo, un tempo posta sul campanile parrocchiale.

L’esterno del Battistero presenta, nel sottogronda, una serie di elementi antropomorfi e simboli che ricordano la presenza dei Templari nel castello delle “Ripomarance”. Sopra la porta di accesso una vetrata circolare con l’immagine dell’Annunciazione commissionata dal Pievano Antonio Ghezzi nel XVI secolo.

Scendendo nella piazza retrostante alla chiesa è possibile ammirare il campanile dell’Architetto Luigi Bellincioni di Pontedera, edificato nel 1899, dopo il danneggiamento al vecchio campanile del XV secolo, caduto rovinosamente a causa di un fulmine nel 1893.

Info e Orari

Aperto dal 01 aprile al 30 settembre

Lunedì-Venerdì 15.00 - 18.00

Sabato e Domenica 10.00 – 12.00

Ingresso gratuito

Contatti

Museo d'Arte Sacra
Via Mascagni, 9
56045 Pomarance (Pi)
Tel. 0588 65069

parrocchia.pomarance@virgilio.it

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